Sono nato in Algeria nel 1973 e sono arrivato in Italia nel 1997. La mia vita in Italia è stata contraddistinta sin dall’inizio da una forte attenzione e dedizione ai problemi sociali, in particolar modo dei richiedenti asilo e dei rifugiati, quale io stesso sono: dal 1999 sono infatti arrivato al Centro Astalli, che fa parte del Jesuit Refugees Service attivo in tutto il mondo, prima come utente, poi come operatore specializzato e poi con funzioni di responsabilità.
Ho coordinato l’equipe multidisciplinare che lavora alla Casa di Giorgia, una casa di accoglienza per donne singole o con figli, in attesa di conoscere l’esito della propria domanda di asilo, e attualmente sono responsabile dell’orientamento e dell’accompagnamento all’adempimento di pratiche amministrative.
La complessità e la ricchezza di esperienze che ho acquisito nella mia vita mi hanno reso un testimone instancabile di storie, specie di quelle che non trovano spazio sui grandi media di massa. Sono stato tra gli ideatori e i protagonisti del progetto “Finestre”, con cui il Centro Astalli iniziò molti anni fa un lavoro capillare di sensibilizzazione nelle scuole sulle condizioni di vita dei rifugiati e sulla conoscenza dei paesi da cui arrivano i grandi flussi migratori. Sono un vorace lettore di giornali in tutte le lingue (parlo italiano, arabo, francese, tedesco) e di tutti i paesi, perennemente alla ricerca di una informazione giusta, obiettiva, ampia e multidisciplinare.
Vorrei che tutte le persone potessero conoscere la realtà e grazie a questo scegliere consapevolmente come orientare i propri comportamenti: per questo sono tra i soci fondatori di BEAWARENOW, per cui faccio parte del Consiglio direttivo e mi occupo di studi, ricerche e comunicazione.